Credi davvero che per meditare bisogna adoperarsi ad oltranza per raggiungere e conquistare chissà quali mirabolanti vette di totale e pervicace abnegazione? No, la meditazione non è un supplizio, non è un esercizio per immolarsi sulla via del più totale sacrificio, se non della fede o di chissà quale altra fantasiosa idiosincrasia in itinere. No, ora che novembre è qui prendilo per ciò che è, gustalo come fosse un dolcissimo frutto e vivilo come se si trattasse del tuo, del nostro ultimo novembre.
Dolce novembre
Dolce novembre,
tu che malgrado il ritmo
con cui procedi sempre
dapprima a tratti lento,
poi, d’improvviso, frenetico e suadente, …
Tu che ci lasci,
stupiti ad ammirare,
l’incedere tuo lesto,
resta con noi, assorto
nel tuo silenzio intenso
– con quel frastuono calmo
del tuo sorriso mesto –
che insorge per le pause
che ti vedono ancor
viepiù loquace o taciturno o in estasi
prima che sfumi
– dinanzi ciò che fu o sarà –
l’unica veste con cui potrai agghindarti,
qui, ora, nell’attimo …