Espressioni brevi, frasi stringate, ma ad effetto. Rare chiacchiere, nessun ragionamento, tanto meno promesse. La spiritualità di cui ci occupiamo è più che pratica. La tua vita – come la meditazione – si svolge tutta nel presente. Non vi sono dottrine da comprendere, precetti da osservare, verità cui prestar fede.
«Inspirando, so che sto inspirando.
espirando, so che sto espirando.
Dentro/fuori.
Inspirando la mia inspirazione si è fatta profonda
Espirando, la mia espirazione si è fatta lenta.
Profondo/lento.
Inspirando, mi sento calmo.
Espirando mi sento a mio agio; non sto più lottando.
Calma/agio.
Inspirando, sorrido.
Espirando, mi libero da tute le ansie e preoccupazioni.
Sorrido/lascio andare.
Inspirando, dimoro nel momento presente.
Espirando, so che è un momento meraviglioso.
Momento presente/momento meraviglioso.»
(Il testo specifico è tratto da un libro: Thich Nhat Hanh, Il cuore dell’insegnamento del Buddha).
L’attenzione rivolta al flusso naturale del respiro è uno dei primi passi fondamentali per inoltrarsi nel labirinto della propria interiorità. L’èlan vital, di cui ben presto si diventa consapevoli, è l’incommensurabile filo d’Arianna che ci consentirà di superare l’impasse, ossia il vicolo cieco, in cui talvolta ci si sente bloccati. Ma si tratta di uno stallo temporaneo. Nuove – se non nella forma, per lo meno nella sostanza – possibilità esistenziali sono già all’orizzonte. L’importante è non desistere. Se l’esercizio ti apporta benefici, adottalo come una silente e premurosa preghiera rivolta a quegli umili e nel contempo indefinibili stralci di universo che, ora come ora, riusciamo, soltanto a immaginare.
– Thich Nhat Hanh (amazon)
– Thich Nhat Hanh (macrolibrarsi)
– Thích Nhất Hạnh – Wikipedia
– Associazione Essere Pace