41 – Cosa s’intende per religiosità?
In senso generale religiosità, devozione, riverenza, pietà, adorazione, venerazione, come attenzione, cura, coscienziosità, sono sinonimi che appartengono a svariate tradizioni. Da essi scaturisce l’idea descrittiva di spiritualità, che non è eccellenza, abilità, o arte.
Ricollegandoci all’etimologia del termine, religiosità vuol dire non sentirsi separati da nulla: né dall’immanifesto (soprasensibile), né dal manifesto. E’ un legame profondo con tutto “ciò che è”, un’impulso a trascendere l’ego. Qualcuno potrebbe definirlo Amore.
45 – Cos’è il pluralismo religioso?
Pluralismo religioso, che è civiltà e tolleranza, significa coesistenza e rispetto reciproco sotto gli auspici di una sfera pubblica limpida, che rifiuta la politica della paura, e scevra da qualunque vocazione razzista, dissolutiva o disgregatrice; ricca, al contrario, di tanta compassionevole sollecitudine.
50 – Che s’intende per liberazione spirituale?
In effetti non v’è nulla da cui ci si debba liberare se non dalle proprie idiosincrasie.
Libertà dai condizionamenti fittizi. Consapevolezza della propria mente e quindi capacità di distinguere il superfluo dall’essenziale, l’etichetta da ciò che è.
Quando la mente è strumento e non più padrone, samsara e nirvana coincidono.