15 – Chi è Dio?
In teoria Dio dovrebbe rappresentare sia la luce che l’oscurità, la generosità come l’egoismo. Il principio, l’inizio di tutto, quando ancora luce e oscurità, generosità ed egoismo non sono separate; e la fine, allorché sia l’amore che l’odio non hanno più nemmeno senso. Sennonché noi dividiamo ogni cosa. La nostra mente riconosce la realtà solo in termini dialettici, secondo una visione dualistica. Sorgono, quindi, alcune domande.
Dio è immanente, ovvero coincidente con la creazione; trascendente, in funzione del medium percettivo; o entrambi? In realtà si tratta solo di congetture.
Quel che interessa ai fini della pratica meditativa è, in effetti, l’utilità di convergere mentalmente in un solo punto.
Approfondiamo. Dio è creatore, o creatività, vita, esistenza? Riflettiamo come l’energia sia sempre la stessa. E’ il suo uso che cambia …
Dio potrebbe esser descritto come un vero e proprio network, la rete delle reti. Così come l’insieme delle cellule del corpo umano da luogo all’individuo, così l’insieme delle menti degli esseri senzienti e viventi, dall’inconsapevole e umile pietra alla più poliedrica delle manifestazioni, rappresenta Dio. Comunque lo s’intenda è sempre reale.
Condivido quanto è scritto nell’articolo. Nel simbolo del Tao (La Via) è racchiuso il Tutto, gli opposti sono complementari e si integrano tra loro. Non possiamo concepire la luce senza le tenebre, il bene senza il male. Nella meditazione la nostra consapevolezza penetra al di là di questo dualismo e perviene ad un condizione di suprema unità. Lo possiamo chiamare Vuoto Assoluto ma è anche Assoluta Pienezza.