L’unico modo per sconfiggere i propri nemici, quelli che con il loro comportamento minacciano la pace, attentano al benessere, insidiano l’equilibrio, è l’amore. Corrisponderli intimamente e silenziosamente, con intenso e continuo affetto, è un metodo esoterico arduo da realizzare, ma straordinariamente profondo.
Ovviamente, pur manifestando con circospezione le proprie opinioni, non bisogna mai spingersi al punto da divenire martiri degli ideali. I cosiddetti santi, in effetti, non furono altro che eroi della fede, certamente prodi e audaci, ma pur sempre combattenti. La loro violenza era implicita.
Invece il vero amore osserva silente, non giudica. Se rimane perplesso, quando le circostanze lo lasciano interdetto e ammutolito, accoglie lo stupore. Non fa trasparire sentimenti d’inadeguatezza o impotenza. Li avverte, ma non se ne lascia irretire.
Se, ad esempio, un corteo di protesta fosse capace di manifestare senza proferire alcunché, se ciascun partecipante riuscisse a realizzare un profondo silenzio interiore, stiamone pur certi, coloro che al momento sembrano i propri antagonisti, ne verrebbero, a loro volta, intimamente sopraffatti, conoscerebbero anch’essi l’indicibile, l’inesprimibile, l’intraducibile, l’ineffabile, l’amore.