Tra satira e realismo, riflessioni in prospettiva spirituale. Che tipo di sangue scorre nelle vene di quelli, tra i parlamentari italiani, che si rifiutano di ridimensionare nonché rimodulare – salvo i 5s e pochi altri – tanto il loro sistema pensionistico (detto, in gergo politichese, vitalizio), quanto i loro generosi stipendi? Non di certo sangue di ceppo umanoide. Nessuno tra gli esseri senzienti appartenenti a questa nobile stirpe sarebbe così avido da ignorare gli innumerevoli disoccupati che sopravvivono alla meno peggio e solo per la bontà dei loro cari.
Di che genere di sangue si tratta, dunque? E se gli ominidi parlamentari in questione fossero, in realtà, semi-scimmie? No, anche in questo caso i conti non tornano. Nessuna scimmia, nessun gorilla sarebbe così crudele con i membri del proprio gruppo. Che io sappia nessuna scimmia cannibalizza i suoi figli. A questo punto, l’ultima ipotesi è quella metafisica. E se in realtà fosse sangue di demoni? No, non credo proprio, nemmeno i satanassi più oscuri e abietti agirebbero così apertamente. Poveri diavoli, letteralmente assediati dalla concorrenza. Mi sa che quelli della Premiata Forneria vigente gli hanno fregato il lavoro. A questo punto, devo ammettere la mia ignoranza, cioè un particolare che non comprendo. PD, che significa? L’epiteto Democratico è un bluff. Partito di diavoli non può essere, li hanno licenziati. Ma sì, Pd è il partito degli dei. Stavo per concludere, ma non posso lasciarvi senza nemmeno uno straccio, un accenno di soluzione. Ebbene, rispediamoli da “Freud”. Perché è da lì che credo, siano, ahimé, fuggiti.