Di poesie occasionali, impreviste, fortuite, casuali … compilate, lì per lì, per dar voce a un’emergenza emotiva, ce ne sono a iosa. Poesie estemporanee per lenire un disagio, per sognare, per celebrare chicchessia, se non per compiangersi o ancor di più per ricordare, lasciare un segno, avvinghiarsi a un’idea, a un sogno … A qual genere tra quelli appena accennati, s’ispireranno i prossimi versi?
Tu sei l’aria fresca che sale
Tutto ciò a cui aspiro è star bene.
Laggiù non se ne parla.
In quanto alla fantasia,
gettala nell’immondizia.
Se vuoi illuderti che esser creativi ripaghi, fa’ pure!
Poi diranno:
quello sì ch’era un genio.
Tu, invece, sali.
Osserva il tutto dall’alto.
Osserva dalla balconata che dà sulla piazza
e a qualunque imbecille – anima pia – ti applauda
regalagli il tuo mesto sorriso.
E’ solo un modo di dire.
Fa così con tutto ciò che ti attornia.
Tu sei l’aria fresca che sale
e che osserva
quel tutto dall’alto.
N.B.: Osservare il tutto dall’alto è una metafora “meditativa”, una licenza poetica.