Sei proprio convinto che vita e sogno siano davvero separati? Sin dalla più tenera età, sin dai primi passi della tua più che naturale educazione, sei stato letteralmente addestrato a distinguer bene tra l’ovvio, il palese, il tangibile e l’immaginario; quindi a discernere, contrassegnare, separare. Ora, però, che sei ben saldo, fa’ un po’ il contrario, accogli il tutto, lascia spazio alla fantasia creativa, traducila in pratica e l’universo parallelo delle domande impossibili ti darà un attimo di tregua. Quindi, approfittane per meditare …
Lo spartiacque tra vita e sogno vacilla e nella tua vita pioveranno quegli antichi fiori che avresti voluto cogliere, ma a cui per un motivo o l’altro dovesti, comunque, rinunciare.
Dagli e ridagli le tue fantasie migliori, quelle positive e foriere di salute e benessere, potrebbero finanche realizzarsi, avverarsi. Forse non accadrà mai nei termini esatti che ti sei prefigurato; ma tant’è, se lo ritieni, edifica pure castelli in aria. Sognali, persino nei dettagli. Quindi metti da parte ogni immaginazione e rimani nel tuo stato di quiete e confortevole, rilassata consapevolezza dell’intero per un congruo lasso di tempo. Ora una breve poesia.
Tra vita e sogno
Che bello!
Ti sei mai aperto al mondo?
Provaci al mattino
quando finanche il glicine,
quell’albero che tu
digià credevi spento,
crea le sue gemme
foriere d’altre foglie,
promesse d’altri lidi
che forse non vedrai.
Provaci, ma con l’ingegno …
se chiudi gli occhi e guardi,
persino da quel buio
riemergerà il ricordo:
“oddio, com’era stato?”
Lo fu, lo credo proprio,
lo è, è già palese,
sarà, come nell’etere
di chi quasi realizza
la splendida unità
di vita e sogno.