Che viene prima, la penna o la coscienza?
La risposta è scontata, ma non chiederla.
Lascia che piova dall’alto,
che sorga parimenti all’alba,
che sgorghi come un fiotto d’acqua fresca,
che ti lambisca come un soffio d’aria pura.
Ma qual è la poesia,
questa o i versi che seguono?
La penna, il foglio, la coscienza, l’io
Ora la penna è ferma
sul foglio semi-bianco.
Chiudo letteralmente gli occhi
e attendo che la coscienza
sia un po’ – di più – espressiva,
che si riversi, nonostante l’io,
sul foglio, benché amorfo,
pronto a ricevere la penna, la coscienza,
l’io, che li dileggia a tutto campo,
cerca il primato
senza trovarlo mai.