Sei cordiale, amabile e gentile. Ti hanno insegnato a provar compassione. Ora ti senti finanche amorevole. Nutri una fiducia smisurata per chiunque abbia un bell’aspetto, modi gentili, persuasivi o suadenti. Ma si tratta davvero del tuo prossimo? Già, che differenza c’è tra te, i tuoi vicini, gli amici, e la gente comune che incontri per strada? Nessuna, ovviamente, l’essenza è comune, il quid primigenio è identico per tutti. Gli esseri senzienti soffrono oppure gioiscono pressappoco con la stessa intensità. Bene, tuttavia non sempre per gli stessi motivi. Rammenta, infatti, che non tutti nutrono i tuoi medesimi sentimenti, non tutti provano la tua stessa compassione, non tutti hanno un’identica sensibilità!
Il bel piattino
Volse il capo
la miope
e vide un bel gattino.
Procedeva lento lento e a capo chino
in cerca del suo pasto quotidiano.
Lei, mirò la scena
e dato il suo buon cuore
si volse intorno
e non trovò di meglio
che un bel piattino
dentro cui pose
dieci e profumati bignè alla crema.
Lui, l’animale
mangiò con voluttà
e vista l’eleganza del contesto
molto gentilmente ringraziò
e leccandosi i baffi senza meno
l’apostrofò con gioia: evviva l’antipasto.