Stavolta medita senza mezzi termini. Ti distendi, ti rilassi e scegli un soggetto di contemplazione. Cos’è che puoi osservare? La natura ti offre 1000 possibilità. Ma se invece di un oggetto fosse un simbolo, credi che cambierebbe qualcosa? Non hai che da provare?
Il paesaggio principale è la vita stessa che ti si presenta come una distesa a perdita d’occhio. L’orizzonte potrebbe essere, dunque, l’amore come un qualunque sentimento. Se si trattasse, invece, della pace? Avvertila, ora ti lambisce come una dolce risacca. Qui il silenzio sembra rincorrerti. Tuttavia capti sempre il suono di 10.000 arpe. Che straordinario concerto di gioia!
Dove stai andando, figlio di questi tempi? La tua meta mi sembra proprio singolare. Perché non persegui più i benefici dell’osservare il respiro tutti i giorni? Temi forse di abbandonare il tuo malessere per una meta che ancora non conosci? Lascia, sollecito, ogni dubbio. Se t’inoltri sulla via che non c’è non troverai nessuno. Tanto meno te stesso. Le opzioni sono molteplici. Ma ve n’è una che prevale su tutte le altre. Troverai il benessere che hai sempre sognato. La calma cui hai sempre aspirato. Una forza che non immaginavi nemmeno possibile. E la chiave di volta è una sola: costanza!