49 – E’ possibile il proprio rinnovamento attraverso la sola consapevolezza? Si riesce ad essere così obiettivi da cambiare parti del proprio carattere?
La consapevolezza è cambiamento in sé. Spero non penserai che per divenire consapevoli sia sufficiente rimirar le stelle. Serve disciplina, buona volontà. Non lasciarti fuorviare dai discorsi compiacenti del genere “accettazione generalizzata”. Per riuscire a pervenire sino al punto di comprensione profonda della vita, in realtà, è indispensabile un certo impegno di autoconoscenza che presuppone un carattere mite quanto inflessibile.
Dice un proverbio zen:
«Prima di arrivare alla comprensione, le montagne sono montagne e i fiumi sono fiumi; nel momento della comprensione, le montagne non sono più montagne e i fiumi non sono più fiumi; ma dopo aver compreso, le montagne sono di nuovo montagne e i fiumi sono di nuovo fiumi».
Con la meditazione e la consapevolezza non diverrai un uomo migliore, ma semplicemente un uomo (o una donna). D’altra parte bisogna rifuggire dalle visioni negative della vita in quanto causano scissioni nei Sadhaka che percepiscono Samsara e Nirvana come realtà separate. Il dualismo irriducibile causa tensioni.
Cambiare poco alla volta per cambiare veramente, rammentando tuttavia che il risultato finale non sarà la somma dei presunti pseudo-conseguimenti che ci s’illude di raggiungere via via, ma molto più semplicemente la presa d’atto di “ciò che è”. Lasciare il bassopiano per un’erta montagna e rinvenirvi uno splendido tavoliere.