Chi ha mai detto che le poesie debbano per forza di cose esser trascritte in versi? Beh, ci provo: affreschi di realtà …
Affreschi di realtà
Dal tempo delle mele a quello dei frullati, d’idee, obiettivi, chimere. A un passo dall’attingere al pozzo senza fondo, che però non c’è. A un passo dal rifletterti nel mare dell’Akasha, che comunque è utopico. A un passo dal raggiungere la vetta di coscienza, che però è una valle … Ti trovi d’improvviso, senza meta, se non cogliere l’attimo, senza più riparo. Dov’é lo scudo che ti proteggeva? Finito tra le nubi. Dissolto come il fumo … Poi ti rimane l’ombra che sguscia con la luce … finché non ti trasformi in un immenso raggio che gira sempre in tondo per poi tornare qui.