“Tra le sinfonie del caos quotidiano, la meditazione si erge come un’armonia sussurrata, un’isola di quiete che ci invita a immergerci nella profondità del nostro essere. In un mondo frenetico, quando meditare diventa un’arte preziosa, una danza fluida tra la mente e il silenzio interiore.
In questo affascinante viaggio nel regno dell’auto-esplorazione, Ulrich Ott, un maestro della meditazione, ci conduce con sapienza e maestria verso un’oasi di pace recondita. Attraverso le sue perentorie esortazioni, ci invita ad abbandonare il rumore superficiale e ad approfondire la nostra connessione con il presente.
Ma non temete, perché anche nel regno del serio e del sacro, l’umorismo può trovare la sua dimora. Con una nota di leggerezza, Ott ci mostra come la meditazione può essere una pratica gioiosa, una danza con il divino in cui ci divertiamo a oscillare tra le onde delle nostre emozioni.
Ogni parola che emerge da questa prosa meditativa è come una carezza per l’anima, un invito a fermarsi, a respirare e a perdere noi stessi nell’eternità di un singolo istante. La meditazione di Ott ci offre un faro di luce nelle tenebre dell’esistenza, un’ancora di stabilità nella tempesta della vita.
Preparatevi, dunque, ad abbandonare le preoccupazioni del passato e le aspettative del futuro, poiché l’autore, seppur con la seguente fugace perifrasi – concernente, per l’esattezza, qualche dubbio sul momento più consono durante cui meditare – vi guiderà verso l’epifania del presente, dove la quiete diventa uno stato di grazia e la consapevolezza fiorisce come un giardino segreto. Lasciatevi incantare dalle sue sagge opinioni, immergetevi nell’oceano della meditazione e scoprite la bellezza che risiede nella semplicità del respirare.”
«In molti libri sulla meditazione si legge che le ore del mattino e quelle serali prima di andare a dormire sono particolarmente indicate per la meditazione. Per quanto ne so, non esistono studi empirici sull’influenza esercitata dal momento della giornata sulla qualità della meditazione.
Nessuno meglio di te sa quando sei in grado di concentrarti, se sei mattiniero o se appena alzato tendi ad essere di cattivo umore e solo a metà giornata ti svegli davvero. Scegli un momento in cui sei sveglio e riposato, altrimenti corri un rischio maggiore di sonnecchiare o addirittura assopirti durante la meditazione.
Per questo motivo è anche consigliabile evitare di praticare dopo un pasto abbondante. Scegli quindi un momento prima di colazione, pranzo o cena, oppure fai un pasto leggero e lascia passare un po’ di tempo prima di iniziare a meditare. Prima della meditazione rinuncia in particolar modo alle bevande alcoliche o eccitanti che potrebbero ottenebrarti la coscienza o metterti in agitazione.
Se soffri di mancanza cronica di tempo e ti riesce difficile ritagliarti una pausa per la meditazione nella frenesia della vita quotidiana, è meglio che tu faccia i primi tentativi la sera dopo il lavoro o durante il fine settimana. La durata dell’esercizio dipende soprattutto dagli effetti che desideri ottenere. Spesso un effetto di rilassamento si manifesta già dopo qualche minuto, mentre cambiamenti di coscienza più profondi richiedono in genere un arco di tempo maggiore.»
[Da: Meditazione per scettici. Scopri te stesso con la neuroscienza (amazon)]
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