L’arte non è solo un mezzo di espressione, ma può trasformarsi in una potente pratica di crescita interiore e connessione con il divino. Attraverso attività creative come la pittura, la musica o la danza, è possibile accedere a uno stato di profonda quiete mentale, simile a quello raggiunto con la meditazione. Quando ci immergiamo completamente in un’opera d’arte, perdendo la percezione del tempo e dell’ego, entriamo in contatto con una dimensione spirituale che trascende il quotidiano. Questo processo non richiede giudizi esterni o riconoscimenti: l’essenza risiede nell’esperienza stessa, nella gioia pura che nasce dal creare senza aspettative. L’arte diventa così una forma di preghiera silenziosa, un ponte tra il sé e l’universo. Coltivando questa pratica, possiamo scoprire un senso di pace e pienezza che ci avvicina gradualmente alla nostra vera natura.
“Ecco il senso di una vera espressione artistica: se ti aiuta a diventare silenzioso, se acquieta e ti dà gioia, se ti dona uno spirito festoso, se ti porta a danzare – e non importa se qualcun altro partecipa, quello è irrilevante – se diventa un ponte tra te e il divino… quella è vera arte. Se diventa una meditazione, se ti assorbe totalmente, al punto che l’ego scompare, quella è vera arte.
La vera espressione artistica si avvicina alla religiosità, dunque non chiederti in che cosa consista. Se in quell’attività sei felice, se ti perdi in ciò che stai facendo, se ti senti travolto dalla gioia e da una pace profonda… quella è vera arte.
L’arte può essere la forma di preghiera più potente, è la strategia meditativa per eccellenza: se riesci a dedicarti a una qualche espressione artistica – musica, pittura, scultura, danza – se una qualsiasi forma d’arte riesce a coinvolgere il tuo essere, quello è il modo migliore di pregare, di meditare.
In quel caso, non hai bisogno di nessun altro metodo: quella è la tua meditazione. È ciò che piano piano, passo dopo passo, ti conduce verso il divino che è l’esistenza.”
[ Da: Nati per vivere. Risveglia i valori che ci rendono umani – Osho ]