Spesso e volentieri i ricercatori spirituali si affannano, pressoché come matti, nel tentativo di trovare un seme, uno spunto che riveli ciò che la vita dissimula, quel che di fatto non può essere nemmeno concepito, nella vana speranza di afferrare l’inafferrabile, di concretizzare il malcelato desiderio di procrastinare ad libitum se stessi, nell’inconfessabile aspirazione di protrarre a oltranza una vita digià incommensurabile. Senza la consapevolezza della materia come potremmo intuire o, per lo meno, supporre l’esistenza di una dimensione spirituale che la trascende? Tant’è che è proprio dalla sublimazione di ogni desiderio che via via scopriamo come il creato non sia che il suo aspetto esteriore … ma leggiamo, direttamente, Teilhard De Chardin.
“Benedetta sii tu, potente Materia, Evoluzione irresistibile, Realtà sempre nascente, tu che, spezzando ad ogni momento i nostri schemi, ci costringi ad inseguire, sempre più oltre, la Verità.
Benedetta sii tu, universale Materia, durata senza fine, Etere senza sponde, – triplice abisso delle stelle, degli atomi, e delle generazioni, tu che travalicando e dissolvendo le nostre anguste misure, ci riveli la dimensione di Dio. […]
Senza di te, o Materia, senza i tuoi attacchi, senza i tuoi strazi, noi vivremo inerti, stagnanti, puerili, ignoranti di noi stessi e di Dio. Tu che ferisci e medichi – tu che resisti e pieghi – tu che sconvolgi e costruisci – tu che incateni e liberi – Linfa delle nostre anime, Mano di Dio, Carne del Cristo, o Materia, io ti benedico.
Ti benedico, o Materia, e ti saluto, non già quale ti descrivono, ridotta o sfigurata, i pontefici della Scienza ed i predicatori delle Virtù, ma quale tu mi appari oggi, nella tua totalità e nella tua verità.
Ti saluto, inesauribile capacità d’essere e di trasformazione in cui germina e cresce la Sostanza eletta.
Ti saluto, universale potenza di ravvicinamento e d’unione, che lega tra di loro le innumerevoli monadi ed in cui esse convergono tutte sulla strada dello Spirito. […]
Per raggiungerti, o Materia, bisogna che, partiti da un contatto universale con tutto ciò che, quaggiù, si muove, sentiamo via via svanire nelle nostre mani le forme particolari di tutto ciò che stringiamo, sino a rimanere alle prese con la sola essenza di tutte le consistenze e di tutte le unioni. […]
O Materia, tu regni sulle vette serene ove i santi pensano di evitarti, – Carne così trasparente e nobile che non ti distinguiamo più da uno spirito”.
– Pierre Teilhard de Chardin – Wikipedia
– Pierre Teilhard de Chardin (amazon)
– Pierre Teilhard de Chardin (macrolibrarsi)