Riflessioni in prospettiva spirituale, notizie, dati, aneddoti, curiosità di provenienza eterogenea.
Una tra le più pervicaci e violente genìe di matrice umanoide che il nostro – pur nobile e straordinario – globo terracqueo abbia mai ospitato prosegue nella propria ottusa e becera attività criminogena. Invece di fermarsi persevera con l’insolente ostinazione di chi non conosce null’altro che odio e sopraffazione, di chi si nutre, per l’appunto, del suddetto sentimento, nonché della sofferenza che, con gioia e malcelato appagamento, intenzionalmente arreca. Siamo davvero spiacenti, perché i tristissimi individui di cui parliamo sono pur sempre nostri fratelli e dovremmo tentare il possibile – prima che le loro letali frange infestanti subiscano un inevitabile definitivo, penoso castigo – per indurli a ragionare. Essi dialogano solo in apparenza e sembrano persino sinceri, incolpevoli. In realtà, nel ripetere tenacemente le proprie abiette menzogne, si sono autoconvinti di esser divenuti i paladini, illuminati e prescelti di civiltà, democrazia, giustizia e libertà.
Nel corso degli ultimi mesi gli strenui e “generosi” difensori del cosiddetto “diritto internazionale” – ma solo il loro – si sono impegnati – più o meno direttamente – in operazioni così violente da far impallidire chiunque, finanche i peggiori sciacalli, seminando morte, distruzione, terrore. Giunti a tal punto è doveroso chiedersi: quali sono esattamente i confini della brutalità? E quali le cause reali? Al di là di qualunque evanescente e illusoria propaganda e privi di qualsivoglia ambizione politica tentiamo, senza tuttavia ritenere di essere necessariamente nel giusto, di dare una prima semplice risposta.
Purtroppo la violenza di stampo militarista non ha mai risolto un bel nulla, semmai ha solo aggravato tutte le diatribe internazionali. Esistono soggetti animati da specifici interessi che pur di raggiungere i loro miserabili scopi non vanno affatto per il sottile, quindi terrorizzano, ghettizzano e sottomettono metodicamente e scientemente intere popolazioni. Un esempio? I nazisti di ieri, che distrussero ferocemente il popolo ebraico. Quelli di oggi … omissis … che sopprimono con altrettanta spietatezza e metodicità chiunque gli si opponga. Confidiamo che quanto prima gli elementi più crudeli e impenitenti di codesti gruppi ultra-storici siano riconosciuti per ciò che sono realmente: abietti e feroci retaggi mefistofelici.
Le vere cause di ogni violenza? Ingiustizia, povertà, indigenza, fame, schiavitù, sottomissione incondizionata, soggezione, tirannia, oppressione, asservimento, sofferenza, limitazione delle libertà collettive e individuali. Senonché chi non ha più nulla da perdere, nemmeno la propria teorica e ipotetica dignità, é un eversore potenziale. Negare questa verità elementare è come divenire complici dei futuri misfatti.
Gli uomini e le donne sono naturalmente buoni. Senza i falsi insegnamenti, in assenza degli ingannevoli indottrinamenti e pertanto ben oltre le divisioni che questi comportano, giammai esisterebbero conflitti talmente distruttivi e dolorosi. Fintantoché nel mondo ci sarà povertà sussisterà sempre il pericolo concreto della ritorsione, della protesta violenta. Questo fenomeno sembra antico? Forse, ma non è stato mai così generalizzato, talmente globalizzato …
La nostra più umile, ma ricorrente speranza è che il boomerang dell’autoconsapevolezza li centri celermente. Questi falsi eroi camuffati d’agnelli che abusano della sincerità o ingenuità dei propri gregari, pagheranno il fio della loro condotta in modo sicuramente più sollecito di quanto non sia già avvenuto in passato.
Auguri di buone feste a tutti: cristiani, musulmani, ebrei, induisti, buddisti e quant’altri, criminali compresi. Siamo tutti identici, anche se al momento relativamente disuniti. Ma le divisioni sono fittizie. I nord e i sud del mondo vivono solo nella mente contorta di pochi insulsi e fanatici malviventi. Senza perequazione economica, senza che nessuno soffra giammai la fame o sia umiliato dalla mancanza cronica di lavoro o venga coartato dalla penuria permanente del proprio fabbisogno essenziale, non ci potrà mai essere pace.
Grazie per la cortese attenzione.