In parole semplici significa che, innanzitutto, non devi agire con disattenzione, distrazione, ecc. Ad esempio, se guidi, devi evitare quelle famose pause di estraniamento e automatismo, ma agire sempre consapevolmente.
Tutto questo ti sembrerà strano. Dirai, e dopo? La consapevolezza è una freccia a due punte. Da una parte ti facilita la vita ordinaria, cioè eviti di fare cose superflue del tipo adirarti quando non ce ne sia davvero bisogno, dall’altra ti dischiude piano piano la dimensione interiore.
Non è che tu agisci da distratto. Invece capita spessissimo di eseguire mansioni ripetitive. Ed è proprio in tal caso che bisogna cercare di rimanere attenti senza perdersi nella meccanicità dei gesti, ecc. Anche durante il camminare ci si può distrarre e perdersi a inseguire chissà quali fantasticherie. Bisognerebbe, quindi, rimanere attenti a ciò che si sta compiendo, ma non tesi, bensì piacevolmente attenti e distesi. Altruismo, gentilezza e benevolenza aiutano pure moltissimo.
Grazie per la cortese attenzione.