Che si nasconde subito dietro l’interfaccia sociale, dietro la patina egotica mediante cui ci relazioniamo di consueto? Esiste dunque una maschera formale, quindi c’è la persona vera e propria, ossia il soggetto pensante, infine, relativamente celata, l’essenza. Il nucleo più intimo, ciò che siamo realmente, è quasi sempre in fondo, o se preferisci in alto, ma pur sempre al centro. Prima di pensare, agire o finanche reagire, concentrati, convergi per un attimo al centro, sia esso il Dio, il nume, il maestro invisibile che ora come ora percepisci, oppure il nucleo-seme che si manifesta comunque, sia che lo veneri, sia che lo ignori.
La meditazione (desunta dalla tradizione zen) che ti proponiamo oggi è questa: siedi in modo adeguato, oppure se non puoi farne a meno distenditi. Chiudi gli occhi e non andare da nessuna parte. Osserva tutto ciò che ti appare, che si presenta. Seguilo solo finché la tua attenzione non si rivolga all’istanza successiva. Ma non immaginare. Rimani semplicemente aderente alla realtà. Per favore, osserva solo “ciò che è”, non transvolare nell’empireo dell’immaginazione, non saltellare volutamente di qua e di là.
Il segreto di questa meditazione è tutto qui. “Soffermati solo su quanto accade”. Tantopiù che dal relativo caos al silenzio il passo è breve. Ora sì che le maschere che camuffavano la tua essenza, quei veli che dissimulavano la realtà effettiva di pace e amore o comunque d’intensa vitalità che permea sempre l’intimo, si dissolvono. Ribadisco l’esercizio meditativo. “Soffermati solo su quanto accade”. Non aggiungo altro perché qualunque ulteriore indicazione potrebbe fuorvianti. Se ti dicessi chiudi gli occhi penseresti al fatto di chiuderli come un obbligo, idem se parlassi del respiro … e così via.
Epilogo
Credete che sia stato troppo succinto e non abbia voglia di prolungarmi? In passato ho esagerato, ma ora l’interconnessione virtuale ci ha cambiati. In molti avvertono una sorta d’insoddisfazione che diventa lieve frenesia e si manifesta aumentando il ritmo, procedendo veloci, leggendo di qua e di là, come se un maggior numero di notizie, il fatto di essere informati, ci rendesse più partecipi, più completi, più integrati e, di converso, più soddisfatti. Nulla di più falso. Rimani, invece, periodicamente, con ciò che accade è il vero te stesso riemergerà dall’oblio, le maschere sociali si risolveranno e dovunque vada, la tua sola presenza si dimostrerà benefica.