Nella ricerca della verità interiore, la meditazione ci guida oltre i filtri della mente ordinaria, verso una comprensione più profonda della realtà. Spesso, però, i nostri pensieri sono limitati da convinzioni radicate – quelle che l’enneagramma definisce “fissazioni” – che distorcono la nostra percezione. Attraverso la pratica consapevole, possiamo aprire il centro intellettuale superiore, connettendoci alle Idee Sacre, visioni pure e libere da inganni. Questo percorso non è solo teorico, ma esperienziale: richiede di osservare con attenzione i nostri schemi mentali, riconoscendo dove ci blocchiamo in errori ripetuti. La meditazione diventa così uno strumento per sciogliere queste rigidità, permettendoci di accedere a una realtà più autentica e illuminata. Un viaggio che trasforma non solo il modo di pensare, ma anche di vivere.
«Essendo maniere differenziate di concepire la realtà, le Idee Sacre sono concettuali e quindi collegate al centro intellettuale superiore.
Per capirle a livello esperienziale occorre aprire il centro della testa.
La prospettiva delle Idee su cui lavoreremo è la visione della realtà che affiora quando il centro della testa è aperto, attivo e funzionante.
Se esso è chiuso, il punto di vista sulla realtà viene filtrato dai nove inganni, o errori, delle fissazioni.
Riuscire a intravedere com’è la realtà significa affrontare gli inganni in modo sistematico.
Ogni inganno è una convinzione profonda e particolare su di se e sulla realtà che si è cristallizzata in una convinzione errata in maniera specifica.
Il nostro lavoro sugli enneatipi non verterà quindi sul particolare modo di operare di ogni persona, ma sullo scoprire come i suoi nuclei siano l’esito di errori basilari a proposito della realtà, che sarà possibile correggere comprendendo e percependo la corrispondente Idea Sacra.»
[ Da: L’enneagramma delle idee sacre. Aspetti molteplici della realtà – A. H. Almaas ]