La concezione olistica della vita non è relativa. Quello di relativismo fu una sorta d’epiteto che in un recente passato venne adoperato per denigrare la linea di pensiero – o, se preferite, di non-pensiero – che erge a proprio vessillo soprattutto la consapevolezza, l’auto-coscienza, l’esplorazione dell’interiorità, di ciò che si cela dietro le quinte e che, spesso e volentieri, sono in molti a voler ignorare. La coscienza è come un incommensurabile specchio che prima o poi disvela – per quanto divina o sublime possa sembrare – qualunque messinscena. Ora le risposte a due brevi quesiti.
From: visitatrice
Soggetto: chiarimenti
Quesito
Quando ero piccola, 10 o 11 anni, ricordo che vivevo dei momenti strani in cui mi sembrava di non essere nulla, che tutto era un sogno. Avvertivo che se mi spogliavo dalle abitudini, dalla quotidianità, non rimaneva nulla, ero vuota. Con il tempo ho pensato a ciò che significa il reale, è tutto quel che si può sperimentare, vedere, toccare, sentire e così via … se così fosse, anche le allucinazioni sono reali per chi le subisce e altrettanto i sogni per chi sogna; quindi cosa è reale? E se tutto fosse un sogno? E se la nostra essenza fosse l’artefice di ciò che definiamo reale? Forse il vuoto che ho provato ne era la prova? Scusa se devo sembrarti un po’ strana, ma sarà solo un momento e poi passa …
Risposta
Rammento, in proposito, un bel racconto taoista.
«Una volta Chuang-Tzu sognò d’essere una farfalla: era una farfalla perfettamente felice, che si dilettava di seguire il proprio capriccio.
Non sapeva d’essere Tzu. Improvvisamente si destò e allora fu Tzu, gravato dalla forma. Non sapeva se era Tzu che aveva sognato d’essere una farfalla o una farfalla che sognava d’essere Tzu. Eppure tra Tzu e una farfalla c’è necessariamente una distinzione: così è la trasformazione degli esseri.»
Il vuoto che hai provato potrebbe essere, probabilmente, quella fase preliminare che taluni meditatori attraversano quando la loro mente si calma, ovvero il flusso delle nubi-pensieri rallenta per lasciare piccoli intervalli di cielo interiore silente. Abituati e assuefatti al frastuono esteriore per qualche tempo non riusciremo a percepire la bellezza e la purezza di questa nuova singolare esperienza.
Tutto ciò ti è accaduto spontaneamente ed è bene che sia avvenuto così. Quindi non forzare le situazioni perchè, essendo già predisposta a tale tipo di esperienze, suppongo ti sarà sufficiente vivere una vita attenta ed equilibrata per essere capace di discernere la dovizia e profusione di gioia che può donarti la tua attitudine naturale a esplorare la pausa spirituale interiore proprio nella ricchezza della vita d’ogni giorno.
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From: Fernando
Soggetto: consapevolezza
Quesito
Ciao, volevo sapere se essere consapevoli significa liberare la mente da ogni pensiero, grazie e complimenti per il sito. Simone.
Risposta
Consapevoli significa prestare attenzione e diventare coscienti anche e soprattutto dei propri pensieri. Quando in determinati momenti di relax si osserva il flusso del pensiero può accadere di sentirsi più tranquilli, con la mente sgombra da assilli, ecc. Nel sito c’è una definizione di consapevolezza che, pur senza la pretesa di essere esauriente, è un tantino più precisa.