“La pratica di meditazione dell’Ascolto Compassionevole” suggerita da Thich Nhat Hanh è un invito a coltivare una profonda connessione con noi stessi e con gli altri attraverso la meditazione. Questa pratica si concentra sull’ascolto attento e senza giudizio, permettendoci di comprendere e alleviare la sofferenza, sia la propria che, di riflesso, quella altrui. Meditare in questo modo ci aiuta a sviluppare empatia e compassione, creando uno spazio sicuro dove le emozioni possono essere espresse e dunque guarite. È un percorso di trasformazione interiore che ci guida verso una maggiore consapevolezza e pace interiore, migliorando le nostre relazioni e il nostro benessere complessivo.
“Quando il discorso di una persona è pieno di rabbia, è perché soffre profondamente. Poiché ha tanta sofferenza, diventa pieno di amarezza. È sempre pronto a lamentarsi e attribuire la colpa agli altri per i suoi problemi. Ecco perché trovi molto spiacevole ascoltarlo e cerchi di evitarlo. Quando uno è arrabbiato, e non sa gestire la sua rabbia, è impotente, soffre. Fa soffrire anche le persone che lo circondano. All’inizio senti che merita una punizione. Vuoi punirlo perché ti ha fatto soffrire. Ma dopo dieci o quindici minuti di meditazione camminata e sguardo consapevole, ti rendi conto che ciò di cui ha bisogno è aiuto e non punizione.
Questa è una buona visione. Per comprendere e imparare la rabbia, dobbiamo sviluppare la pratica dell’ascolto compassionevole e dell’uso di parole amorevoli. C’è un Bodhisattva – un Grande Essere o una persona Risvegliata – capace di ascoltare molto profondamente con molta compassione. Lei è chiamata Kwan Yin o Avalokiteshvara, il Bodhisattva della Grande Compassione. Tutti dobbiamo imparare la pratica dell’ascolto profondo come questo Bodhisattva. Ascoltare con compassione può aiutare l’altra persona a soffrire meno.
Se riesci a sederti tranquillamente e ascoltare compassionevolmente la persona per un’ora puoi rimediare a molte delle sue sofferenze. Ascoltare con un solo scopo: consentire all’altro di esprimersi e trovare sollievo dalle sue sofferenze. Mantieni viva la compassione durante tutto il tempo dell’ascolto. L’ascolto compassionevole è una pratica molto profonda. Ascolti senza giudicare o incolpare. Ascolti solo perché vuoi che l’altra persona soffra meno. L’altra persona potrebbe essere nostro padre, nostro figlio, nostra figlia o il nostro partner. Imparare ad ascoltare l’altra persona può davvero aiutarlo a trasformare la sua rabbia e la sua sofferenza.”
~ Da: Thich Nhat Hanh – “Spegni il fuoco della rabbia” ~
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– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh