“Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera”. (Pablo Neruda)
Una rapida riflessione redatta qualche minuto appena prima di aggiornare il sito. Siamo nel 2024, ma non accadrà nulla di meglio o di peggio di quanto non sia già potuto avvenire in passato. L’esistenza è fatta di cicli che – in base al punto di vista dell’osservatore – possono essere più o meno ampi, cioè fisici e quindi relativi all’arco di una sola vita, o storici, ossia concernenti intervalli via via ben più estesi. Uno dei “compiti” del meditatore è, per l’appunto, osservare se stesso in rapporto con gli altri ricercando, se non concorrendo a realizzare un’armonia implicita che dal particolare si proietti viepiù nella società. Lo scopo di una spiritualità sana che si discosti dalle vigenti consuetudini populiste o pagane è favorire soprattutto la consapevolezza e rendere mentalmente autonomo qualunque individuo.
Politica
«La vera compassione è più che gettare una moneta a un mendicante; si tratta di vedere che un edificio che produce mendicanti necessita di ristrutturazione» (Martin Luther King Jr.).
I giovani disoccupati nel mondo sono più di 73 milioni, stima dell’Ilo (2022), l’Organizzazione internazionale del Lavoro. Non lavorare è inammissibile. Costringere le persone all’inattività in nome degli interessi di mercato – voce che in realtà nasconde solo i loschi affari, nonché le rendite di avide e immonde caste d’insulsi e diabolici speculatori – è un grave e imperdonabile crimine. Sarebbe questa l’equità? A me sembra solo ferocia. A proposito di patto sociale, temo, sinceramente, che se non si provvederà a devolvere una congrua indennità di disoccupazione (il cosiddetto sussidio d’inclusione è un’ignobile quanto invereconda parodia) a tutti i senza-lavoro, nessuno escluso – e senza distinzioni legaliste; quanti senza lavoro sono disoccupati di lungo termine? – sarà inevitabile assistere a ripercussioni tanto deprecabili quanto estremamente sgradevoli. Da ciò che ho potuto appurare leggendo o ascoltando la condizione per la pace sociale è questa: “indennità di disoccupazione – reddito minimo di disoccupazione – rapportata ai bisogni minimi, ma ‘allargata’ a tutte le categorie”. I fondi all’uopo ci sono, basta volerli trovare per redistribuire il maltolto (leggi refurtiva). Come dice il proverbio – riveduto e corretto –, politico avvertito (ovviamente in senso metaforico, ossia spirituale), …
A proposito di equità
“Che tu e io e pochi altri un giorno rinnoveremo il mondo, resta da vedere; ma dentro di noi dobbiamo rinnovarci ogni giorno.” (Herman Hesse)
A ruota libera. … la cultura della menzogna … la fabbricazione deliberata della non-verità, leggi disinformazione … l’effetto storico più evidente in un periodo di declino e decadenza … la strategia perversa del mentire, la sua funzione pubblica … la nobile menzogna, il raggiro collettivo, un inganno … infine il malessere provocato dalla disillusione è dirompente … un’apocalisse o rivelazione e disvelamento della verità … quando le illusioni e gli inganni implodono, il suo paradosso, morte e nascita, alba e tramonto, inizio e fine … vedi le politiche brutalmente reazionarie del cosiddetto fascismo amichevole (leggi democrazia rappresentativa in contrapposizione a quella vera, cioè diretta) … questa sorta d’inganno è uno dei modi per eludere la consapevolezza incipiente di chi e cosa siamo davvero. … i valori assoluti, ad esempio libertà, democrazia, non sono un fine in sé, bensì istanze portatrici di significato …
Soluzioni della crisi
Chiesero al Buddha quale fosse il momento più importante della vita. «Questo», rispose.
Concertazione programmatica. La foto di gruppo dei nostri delegati per il dialogo con il – nuovo? – Governo :-))
Meditazione
Gli chiesero quale fosse la cosa più preziosa del mondo. Il Buddha rispose: «L’attenzione».
Religioni e tradizioni non sono la stessa cosa. Taluni, per credere sentono il bisogno del supporto del mito e si sentono offesi quando altri ironizzano perché forse confondono i sentimenti con la spiritualità. Non si può identificare e quindi confondere Dio, che è amore, cioè l’essenza, con un mito.
Ci può essere sviluppo personale e spirituale? No, ciò che può migliorare davvero è solo la tua concentrazione e la tua consapevolezza. Come intraprendere l’esplorazione del mio sé? Innanzitutto non considerarlo tuo. In secondo luogo hai bisogno solo di un po’ di calma, di quiete, di silenzio che convertirà spontaneamente la tua attenzione dall’esteriorità, dalla periferia della coscienza al centro. Siedi e osserva, attento, come se da un momento all’altro dovessi – incontrare – ricevere – il rimedio che allevierà ogni sofferenza.
L’universo è energia in evoluzione perenne. L’energia non è né buona, né cattiva, dipende dall’uso che se ne fa. L’energia consapevole diventa amore. Quindi Dio è una possibilità che si può manifestare. Se hai compreso davvero quanto precede puoi seguitare col seguente esercizio che ho trovato utile nei momenti più difficili.
Assumi una posizione consona e osserva il respiro che entra, quello che esce, senza concentrarti eccessivamente, ma senza considerarli, nemmeno, con troppo distacco. A tal proposito è importante, quindi, che tu sia equilibrato. Osserva e non perdere nemmeno un respiro. Non dovresti saltarne nessuno per un periodo di tempo che sarai tu stesso a stabilire. Ciò non significa seguire l’inspirazione o l’espirazione pari passo, cioè istante per istante, il che sarebbe tanto eccessivo quanto controproducente, ma non saltarne nessuna fase. Se l’attenzione, come peraltro sarà inevitabile, si rivolgerà ad altro, pazienza. Quindi cammina, – all’aperto – per un periodo di tempo almeno doppio rispetto a quello che hai trascorso da seduto.
Epilogo
Per un po’ avevo smesso di scrivere. Mi sentivo perplesso. Contro determinate ingiustizie la tolleranza serve a ben poco. Ciò che può esserti utile è soprattutto la concentrazione. Il momento storico è difficile. Per cui credo che se la situazione non cambia in futuro vi proporrò qualche accenno sugli approcci meditativi tradizionali meno soft e da cui potrete trarne vantaggi. Lo scopo non è ovviamente, avere più poteri mentali, ma sentirsi più vitali per poter affrontare e risolvere le problematiche personali o sociali con più equilibrio, nonché il giusto indispensabile cipiglio.