La meditazione ti darà sensibilità, una profonda sensazione di appartenenza al mondo. … E se scorre nella giusta direzione, la meditazione ti porta all’amore. … Come prima cosa entra in meditazione, poiché l’amore ne sarà il frutto: è la fragranza della meditazione. La meditazione è il fiore, il loto dai mille petali. (Osho – Meditazione: la prima ed ultima libertà)
Mi fermo un po’ e tento di rendere questa breve pausa un po’ più proficua. Ho appena dato una rapida occhiata alle news on line. Tranne qualche articolo di carattere scientifico, il gossip – politico, mondano – è quello di sempre. Perché – mi chiedo – reiteriamo così sovente i medesimi errori? Perché quando il successo ci arride alcuni di noi si bloccano? Come mai la maggior parte si lascia sfuggire le migliori opportunità? Il motivo più evidente è che siamo così invischiati nella tela di ragno del pensiero, così avviluppati nella morsa tentacolare della logica, da rinnegare costantemente noi stessi, la propria essenza più intima nonché alcuni fondamentali bisogni.
L’essenza – il nucleo della personalità – non è un miraggio. I bisogni di cui parlo sono la consapevolezza e l’amore. Amore, consapevolezza e meditazione sono un trinomio inscindibile. Per meditare davvero devi essere consapevole. Per meditare efficacemente non puoi prescindere dall’amore che proietta la tua energia verso le più alte sfere dell’essere. Quindi, rammenta, la meditazione è uno stato di consapevolezza senza pensieri che – al momento opportuno – ti consentirà di percepire l’essenza di ciò che è, l’amore. Sono stato troppo conciso? A volte una formula è preferibile al più accurato tra i discorsi.
Il risultato della meditazione è sempre una mente compassionevole. Qualora ti sentissi buono non credere, tuttavia, d’esserti comunque incamminato su una strada di santità. Ci sono svariate forme d’amore per il prossimo. Consideriamo le più frequenti. Quella del debole, se non del parassita, che si nasconde dietro il paravento del buonismo, e la compassione del forte – ovviamente in senso spirituale – di colui che straripa d’energia e l’impiega a beneficio di chiunque. L’energia che proviene dal vuoto del non-pensiero e si trasforma nel migliore dei doni possibili.
Articolo del 10-10-10.