La mia meditazione in itinere. Versi trascritti d’improvviso e senza nessuno scopo per tratteggiare l’ambiente circostante, come gli umori. La penna adoperata a mo’ di pennello per disegnare, più che descrivere, ciò che altrimenti si sarebbe perso. Un quadro d’assieme che dipende da innumerevoli fattori contingenti.
Tra nugoli d’idee
Un po’ di fine pioggia
che scende a rinfrescar
l’anime che non attendono
che un po’ di vera luce
possa lenir dolori e acciacchi
e sofferenze sparse tra i nugoli d’idee
che sciamano nel nulla
– d’intenti e senza amore –
per alleviar coloro che non si danno pace
per l’inconsueto incedere
del tempo che va a tratti
– dapprima lento e poi finanche fermo –
come il respiro che incespica sorpreso
dagli echi del destino che bussa di soppiatto
per farti prima triste, ma dopo un po’ felice
senza chiederti in cambio nemmeno qualche straccio.