Qual è il luogo più adatto per meditare? Non mi riferisco a un luogo fisico, ma eterico. E’ l’interiorità: il crocevia delle energie mentali e di quelle più evanescenti, ma non per questo meno reali e che potremmo definire spirituali. Procedere verso l’interiorità comporta, dunque, l’incontro con lo spirito dell’esistenza. Il centro relativo di ciascuno coincide con quello della coscienza assoluta. In parole più semplici, il rendez-vous interiore è proprio con ciò che taluni chiamano Dio. Dov’è che vai, amico o amica? Il cammino verso se stessi non è per tutti, ma è senz’altro la via più breve.
Quo Vadis?
Veleggia verso l’interno.
Cerca di cogliere il nesso
con il nucleo di ciò che ancora non sei
e se non ti dai una mossa
per rilassarti un po’ nel corpo-mente,
non lo sarai mai.
Cos’è che non sarò, me stesso?
Candidi fiumi.
Poi roboanti intenzioni.
Infine il sibilo di un assurdo pensiero farlocco.
Veleggia verso l’interno,
giacche l’unico lido che può accoglierti
senza lasciarti cadere,
sta dentro.