Cimentarsi con una nuova poesia? Mi sembra la migliore meditazione possibile. I versi che scaturiscono dal nulla danno il polso di un’esistenza che talora tentenna, talaltra tergiversa, dopodiché riprende il suo cammino tracciando un circolo senza inizio né fine.
Quando ritornerò
Quando ritornerò, amore mio
mi piacerebbe ritrovarti così,
come sei ora,
tra gigli, rose bianche e quel profumo
che se un Dio dovesse mai inventarlo
sarebbe come il tuo.
Quando ritornerò, sì, ma ora sto partendo
e ciò che lascio è simile all’aurora,
è come l’alba prima che dispieghi
la luce chiara di un orizzonte effimero
che sembra lieve, ma è solo fantasia.
Quando ritornerò, chissà, tra un po’, domani o qualche vita,
tu mi riconoscerai per quell’abbraccio
che sa di fiori non appena colti.
Quando ritornerò, che dico, son sempre stata qui.