Siamo sicuri che sia sufficiente respirare, commuoversi, interagire, per avere un’anima? No, non tutti hanno un’anima. L’anima sorge con la compassione. Il sentimento leader che nasce con la consapevolezza della reciproca interdipendenza.
Il ritmo che accompagnò la mia scoperta mi coinvolse in una dimensione ove la calma regnava incontrastata. La sala raccontava di una sfilza d’individui con il naso all’insù, quasi spauriti, forse speranzosi, che si succedevano ogni giorno, in attesa del più classico dei responsi. Lei è così sano, signore, che può permettersi di correre all’incontrario senza fermarsi mai …
Occhi a mandorla
Lei,
dal pallido viso di antiche fattezze orientali,
captò la mia attenzione
in un corridoio sala d’aspetto ambulatorio ortopedico
di uno squallido ospedale, civile.
La riconobbi,
aveva un’anima.
Non so se lo sapesse.
Lì, quel giorno
di anime ce n’erano solo altre cinque.
Tra la moltitudine in attesa di una visita
rividi le ombre ricorrenti dei miei pensieri
intrecciarsi con le frecce intrise d’amore
dai loro occhi,
dai loro cuori.