Anche se al momento non te ne rendi pienamente conto, la società non è strutturata per esaltare le tue vere potenzialità, quelle più autentiche. Tutt’altro, in genere le reprime. A meno che tu non faccia di tutto per allinearti – per intonare all’unisono il coro delle verità condivise – corre ai ripari e ti isola, se non ti emargina. Certo, il dubbio ti è consentito, a volte persino suggerito. Fa parte del gioco. Ciò non toglie che prima o poi – pur di sopravvivere – seguirai comunque la corrente. Assumerai l’identità semifluida che oggigiorno viene pressoché promossa e diverrai un figlio del tuo tempo, l’ennesima pedina inconsapevole di una scacchiera su cui angeli e demoni si contendono il primato. Ma mentre gli angeli anelano alla vittoria su se stessi, gli ultimi, ossia i demoni, pretendono di primeggiare e, quindi, dettar le sorti di tutti gli altri.
Non lasciarti intimidire
Osa e non lasciarti intimidire
da circostanze presumibilmente avverse,
giacché non v’è nulla in queste antiche terre
che possa mai arginare in pochi istanti
la forza di chi tace e lotta sempre.
Osa, ma non credere che quella santa forza
che muove mondi immensi e poi li ferma
risieda solo in te e in te soltanto.
Che tu la chiami amore o nostalgia,
che poi ti appaia incongrua o inopportuna,
se almeno non pazienti o la contempli,
se tu non osi chiederne l’aiuto
– che Dio o non-dio concede a chi giammai s’arrende –
non riuscirai ad avvertirne quantoméno l’eco.
Dopodiché solleva in bellavista
lo scudo luminoso fatto d’oro,
osa e procedi sull’antica rotta
che l’anima del mondo ti ha tracciato;
lo vedi bene, è già così vicina
che dire accanto sembrerebbe poco.
Osa e percorri quella stretta via
finché la volontà non sia costanza
che col suo lieve incedere fluente
non lasci la sua impronta quasi stanca.