La quiete, il silenzio, non hanno eguali. Credi che siano il miglior rimedio al trambusto esistenziale? Dipende! Da quel po’ che sono riuscito a capire, la quiete è il mio miglior interlocutore giacché mi consente di esprimermi, ma senza proferir parola, senza diniego o consenso, senza accettazione o rifiuto, …, senza.
Meditare sulla quiete
Di qua, di là, in agosto,
prima che piova, dopo il sol leone,
scrosci di risa che provengono dal nulla.
Che fantasia! Tu mi sommergi, ma di banalità.
Ehilà pivello, non sarà che i versi
li adoperi oramai come un trastullo?
Ma no, che dici,
mi sembrano un fardello!
Prediligo la quiete, il silenzio,
dopo il can can retorico
di chi non ha meglio da fare
che rigirare il prossimo
con le chiacchiere imbelli
del solito furfante
che si crede furbo.