Osservare la mente che si erge a giudice supremo dei nostri stati d’animo è già meditazione: chi osa soffermarsi su illusioni e proiezioni, senza cercare soluzione, scopre che la vera libertà nasce dal semplice riconoscere ciò che si muove dentro, mentre la realtà vibra di infinite possibilità, tra spiragli di sereno e silenzio ritrovato.
Se questi versi per meditare – poesie solo per inciso – fossero stati tutti così spontanei come i seguenti mi sarei sentito davvero felice. Il loro scopo è sempre lo stesso. Aiutarti nella meditazione. Rivelarti i piccoli trucchi che la mente ordisce per rimanere al centro dell’attenzione – in posizione di comando – e gestire a suo piacimento qualunque aspetto della tua vita.
Un paragone mi tenta, scusami se oso, ma la mente mi sembra: un politico che predica a ogni piè sospinto per dimostrarti che ha già la soluzione per risolvere addirittura tutti i tuoi problemi mentre, in realtà, non ne ha la benché minima idea; o un’istituzione religiosa che pretende di dire la sua su come dovresti o non dovresti comportarti nelle più disparate situazioni – e questo, in linea di massima, è un bene –, ma senza tener affatto conto della tua opinione. La mente che crea illusioni per spadroneggiare a oltranza, per sottometterti sine die.
Meditare sugli stati d’animo
Hai la tendenza a edulcorare?
Oppure ridipingi la realtà a tinte fosche
quasi fosse un eterno tramonto
cui partecipi immerso tra le nebbie
che ti sovrastano d’ogni dove
senza che possa squarciarle per fuggire?
Per fuggir lontano, ma in tondo
ritornando comunque per ritrovare
uno spiraglio di sereno
e di silenzio
nella speranza che al brio non s’avvicendi
l’inevitabile e successiva delusione.
Beh, se l’osservi è già di per sé un successo,
ma non dimenticare che in realtà
non v’è nulla di triste o luminoso.
Sei solo tu che proietti e ritratteggi
tutto ciò che ti capita a tiro.
Epilogo
Alla fine del viaggio interiore, resta la gioia sommessa di chi, svincolato dall’influsso dei pensieri, ritrova un quieto equilibrio: è la meditazione che, con pazienza, insegna a lasciar andare ogni giudizio e a percorrere con autenticità il sentiero della presenza.
