Come puoi “meditare in principio” se non conosci o perlomeno immagini, se non ti prefiguri la fine, l’epilogo, la probabile conclusione di questo strano o assurdo e rocambolesco gioco che è la meditazione? Ebbene leggiamo cos’ha da dirci in proposito l’oracolo dei versi.
Meditare in principio
Meditare non è una prassi teorica,
un’accezione simbolica,
un gioco per trascinarsi all’incontrario
verso un non-senso che non ha ragione di esistere.
Meditare è semplice-mente fermarsi
mentre tutto il resto corre
dall’alto in basso, a destra e a manca o suppergiù.
“Meditare in principio” è osservare
il mondo che si dipana,
prenderne le distanze
e rendersi conto che il circolo,
la ruota della vita,
è solo un eterno ritorno
alle stesse sensazioni,
ai medesimi sentimenti,
agli identici ideali,
ma con altri mezzi, scopi, fini.
Meditare in principio
è come cogliere – o ammirare – un fiore
finanche dove non c’è.