Una nuova stagione di poesie? Può darsi. Mi accingo appena, quindi non so cosa accadrà tra breve. Ma si, saranno poesie, sui generis, sicura-mente utili, ossia finalizzate a indicare la via dell’integrazione totale, dell’unità indicibile, del successo, della conquista di quel tipo di comprensione che ti consentirà di raggiungere l’unica realizzazione possibile, te stesso, come gli altri, quel “nulla-tutto” per cui pregasti, su cui confidasti, sperasti, ma che ancora ti sfugge. Proviamo a realizzarlo assieme.
Meditar su te stesso
Perché mai scriverò poesie?
Perché le lunghe litanie d’idee
che si succedono a iosa per descrivere – illustrare –
questi splendidi, ma così tanto labili mondi – perlopiù pensati –
che ci raffiguriamo e quindi in cui crediamo di vivere, sono inutili.
In realtà sarebbero sufficienti pochi, appena scarni cenni
per offrirti la migliore visione possibile
della via che percorresti così tanto già di lena
per ritrovarti infine nel medesimo punto
onde digià partisti e poi tornasti
senza nemmeno riuscire a riconoscerlo.