Nel corso del tempo, la mente si affanna a rincorrere immagini, progetti, illusioni di completezza che sembrano distanti quanto le stelle. Eppure, ciò che consideriamo essenziale muta spesso senza preavviso, come le stagioni dell’animo che sfumano una nell’altra. La meditazione non offre risposte confezionate né promette mete luminose: piuttosto, suggerisce una sosta, una sorta di cheto ascolto, dove anche le ambizioni più ardite si fanno leggere e il presente riprende il proprio spazio. Non si tratta di rinunciare, ma di osservare con occhi nuovi ciò che già ci circonda. In questa prospettiva, la pratica meditativa assume un tono familiare eppure inedito, che non impone percorsi, ma lascia che le fasi della vita si susseguano con naturalezza, senza giudizi né pretese. Quando l’attenzione smette di rincorrere l’altrove, accade che la pienezza si manifesti proprio lì dove non si cercava più nulla.
A che ti serve adottare una determinata prospettiva spirituale, quindi inoltrarti nella cosiddetta ricerca interiore o, perlomeno, incamminarti nelle pur sempre stimolanti e allettanti vie della meditazione tout court (senza preamboli)? Sarò breve: a trovare un punto fermo. Definiscilo come ti pare, ma ciascuno cerca soprattutto quella sorta di aiuto – fondamentale, essenziale, imprescindibile – che le più svariate e inverosimili circostanze della vita ordinaria – salvo casi inusuali – non potranno mai darti. Quindi aneli, indaghi, perscruti …
Le fasi
Ci sono periodi della vita
in cui credi che realizzare i tuoi sogni
sia il massimo.
Ma le aspirazioni non sono realtà.
Poi, quando ti avvedi
che gli obiettivi si moltiplicano
– o si avvicendano e si rinnovano di continuo –
non ti rimane che guardarti intorno
per scoprire che hai già tutto ciò
che potresti giammai desiderare.
Epilogo
Le stagioni scorrono, i desideri si rincorrono, e intanto il tempo ci offre – spesso in silenzio – tutto ciò che serve per fermarsi, respirare, intuire. Quando smettiamo di misurare la distanza tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, affiora una quiete discreta … E forse non c’è nulla da realizzare, se non la semplicità di esserci, così come si è.