Qui si parla d’incontri sul marciapiede della vita. Incontri fortuiti, casuali, episodici, ravvicinati. Incontri senza tempo con cui provi ad affrescare la tela di ragno del pensiero da cui, di tanto in tanto, ne deduci qualche sparuto scampolo di verità. Incontri reciproci, dove non esistono attori o spettatori, ma controfigure che rappresentano soprattutto il meglio, o il peggio, delle istanze più intime. Incontri tra anime che mendicano quasi un po’ di sostegno, ma pronte a donare tutto l’amore possibile. Anime inconsapevoli dell’incredibile ricchezza che si trova a portata di mano.
Incontri
Quella figura che mi sembra leggiadria
dall’incedere appena appena ondeggiante …
Lo fa per noi che l’ammiriamo sorpresi
o le proviene da dentro
come un indole che non ha senso reprimere
giacché, quando si muove,
non fa che celebrare la vita?
E mentre il marciapiede protesta
perché oggi si è sentito tradito
tu fischietti un motivetto nostalgico
sperando che almeno per un attimo
ella riversi su di te
il suo sguardo stupito.