Dopo averla scritta mi sono meravigliato io stesso: che ho detto? Supponiamo che voglia trasmettere un messaggio, dovrò avvalermi di nozioni condivise, di simboli, archetipi; e non importa che siano reali o meno: sono! Quindi non soffermarti più di tanto sulla terminologia adoperata. Quest’ultima può essere adattata da chiunque per veicolare e riproporre il proprio background (culturale). Considera, invece, il contenuto, nonché – in particolare – gli splendidi esseri di luce a cui è rivolto. Ops, sta per nascere. Una poesia breve che non avrà mai eguali. Se non altro giacché non vale nulla …
Da luce a luce
“Angelo”, cos’è, ci siamo?
Sei lì per lì a riprenderti
l’ultimo sciocco venuto un po’ dal nulla?
Donde provenga,
com’è che debba accoglierti,
è uno dei misteri
che medito da sempre.
Tu che da luce a luce
– e lo vedo che risplendi –
sei così chiaro che sembri evanescente,
pervieni e poi ritorni.
Sei quel mattino che ti dà la gioia,
sei l’alba già dorata che ti darà la forza
di vincer la paura che però non c’è,
soccorrere i fratelli che chiedono il tuo aiuto,
ristabilire l’ordine che “Dio” ci dimostrò,
risplender nel chiarore di quest’antica terra,
offrir del più e del meglio,
soffrire e poi guarire.