È proprio vero che la meditazione non ha uno scopo?
No, nient’affatto, è una vera sciocchezza. La meditazione, lo scopo ce l’ha, eccome! E’, innanzitutto, il conseguimento di uno stato, pressoché permanente, d’incondizionato benessere: del proprio come dei congiunti, degli amici, dell’umanità in generale sino ad abbracciare l’intero universo degli esseri senzienti.
Tuttavia, durante la meditazione vera e propria, è importante non prefigurarsi nulla, smettere d’immaginare, di proiettare le proprie emozioni un po’ dovunque, di vagheggiare chissà quali buoni propositi e limitarsi a osservare. L’entità che osserva è la mente stessa che, in tal guisa, prende le distanze dal susseguirsi continuo degli eventi e delle circostanze quotidiane per rilassarsi in “ciò che è” la vita nella sua più genuina, limpida purezza. E’ come un cielo che diviene all’improvviso cristallino per lasciar trasparire il panorama ultra-cosmico che gli fa perennemente da sfondo. L’obiettivo della meditazione è, concludendo, metter da parte, seppur temporaneamente, gli scopi transitori della vita per rifugiarsi aldilà della coltre, del velo che ammanta ogni apparenza e ritornare infine al subitaneo trantran, alla routine, più lucidi e rilassati che mai.