Brevi frasi finalizzate allo studio, la comprensione e la pratica della meditazione di: Paramahansa Yogananda, Lahiri Mahasaya, Swami Sri Yukteswar. La saggezza dello Yoga non ha limiti né confini. Non può essere circoscritta a un determinato ambito etico o, per estensione, spirituale. Non può essere delimitata in uno specifico arco temporale. Lo Yoga è super-storico, travalica qualunque sfera sociale. Si tratta, invero, di puro amore.
La spina dorsale è l’autostrada per l’infinito. Il tuo corpo è il tempio di Dio. È dentro di te che Dio deve essere realizzato. Qualsiasi posto di pellegrinaggio tu possa visitare esteriormente o qualsiasi rituale esteriore tu possa compiere, il pellegrinaggio conclusivo deve essere interiore. Il rito religioso conclusivo, invece, deve essere l’offerta della tua forza vitale sull’altare della comunione con Dio. (Paramahansa Yogananda)
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Il Saggio è solo chi è dedito a realizzare – e non meramente a leggere – le rivelazioni. Scambia le tue inutili speculazioni con la vera comunione con Dio. (Lahiri Mahasaya)
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È solo dopo aver raggiunto il suo obiettivo che il viaggiatore è giustificato nello smettere di utilizzare la mappa. Durante il viaggio, egli trae vantaggio da ogni scorciatoia conveniente. Ci sono molte caratteristiche meccaniche nella legge del karma, che possono essere corrette abilmente dalle dita della saggezza. (Swami Sri Yukteswar)
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Il semplice pensiero di non essere liberi è ciò che ci impedisce di esserlo. Rinuncia a questa credenza e sperimenta il samadhi. Il samadhi non è uno stato da acquisire, ma è il nostro stato innato dell’anima. Pensa solo a questa cosa: siamo stati eternamente in Dio, per un breve periodo ci siamo illusi e saremo ancora liberi in Dio per sempre. (Paramahansa Yogananda)
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Chi rimane serenamente stabilizzato nella realizzazione di Dio, sperimenta lo sviluppo di tutte le qualità divine. (Lahiri Mahasaya)
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Le persone godono delle cose, quando così desiderano. Nel momento del godimento, se gli organi dei sensi sono pienamente diretti verso l’oggetto del desiderio, i desideri stessi possono aumentare in forza doppia. Al contrario, se si dirige l’attenzione all’interno verso il Sé (anima), il desiderio del cuore (anima) può essere immediatamente soddisfatto. (Swami Sri Yukteswar)
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Tutto è Dio. Proprio questa stanza e l’universo si muovono come un film sullo schermo della mia coscienza. Io osservo questa stanza e non vedo altro che puro spirito, pura luce, pura gioia. Le figure del mio corpo e dei vostri corpi – tutti oggetti di questo mondo – sono soltanto raggi di luce che si diffondono da quell’unica sacra luce. E io vedo quella luce, E null’altro osservo che puro spirito. (Paramahansa Yogananda)
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Allo stato di veglia, l’uomo è più o meno conscio dei suoi tre veicoli. Quando i suoi sensi sono attivi, intenti a gustare, odorare, toccare, ascoltare o guardare, egli opera soprattutto mediante il suo corpo fisico. Quando esercita l’immaginazione o la volontà, agisce principalmente attraverso il corpo astrale. Il suo mezzo causale entra in azione quando l’uomo pensa o si addentra profondamente nell’introspezione o nella meditazione; i cosmici pensieri del genio vengono a colui che è abitualmente in contatto con il corpo causale. In questo senso un individuo può essere classificato a grandi tratti come prevalentemente: “uomo materiale, uomo attivo o uomo intellettuale”. (Sri Yukteswar)