En passant. Per quanto la si legga, non lascia il segno. Scivola sulla pelle di una coscienza infervorata, quasi come le gocce di sudore dell’afa estiva.
Non attenderti che t’introduca ogni volta a quanto incontrerai nei versi. Al contrario, può darsi che tenti di fuorviarti. Attribuiscigli un tuo significato. Poi confrontalo nuovamente, tra qualche mese. Lascia che il tempo passi veloce, senza attaccarti a nulla. Memorizza questa singolare istantanea. Quindi consentile di dileguarsi. Se tenti d’inciderla sulla pietra si trasformerà in angoscia. Ma se le permetti di correre, ti ricondurrà qui, ogni volta che lo desideri …
Segni
A cosa servono i pappagalli?
Sono qui,
un ventilato mattino in agosto.
Sono solo,
la calma è apparente o reale?
Scrivo per me stesso.
Una calda giornata estiva.
Sullo sfondo mentale
persistono imperterriti
desideri di ogni genere.
Proiettano le loro fantasie
camuffandole astutamente.
In questo preciso momento
la cicala si è fatta sentire.
E’ una cicala preoccupata
o lo sono io?
Così come l’ho pensato ha smesso.
Concomitanze curiose.
Segni.
Quieti segni estivi.