Considera l’interfaccia touchscreen corpo-mente, scansiona la coscienza per rinvenire frammenti di codice-pensiero che il caos emotivo ha ricompilato in guisa del tutto inconcludente … Rammenta che l’onda portante della meditazione è sempre la calma …
La meditazione come arte dell’evidenza. La saggezza, come l’inevitabilità del lasciar andare, giacché anche se ci aggrappassimo con tutte le forze non riusciremmo a trattenere un bel nulla. Non attaccarsi alle persone o alle situazioni può significare non identificarsi, profittare gioiosamente dei doni che la vita o il destino o il cosiddetto karma ci offrono, ma senza tentare d’impossessarsene. Più in sintesi, non andar mai contro natura. La vita stessa deride coloro che tentano d’indirizzarla. Ciò non significa, ovviamente, che si debba rimanere inerti, ma consentire lo svolgersi di un’azione fluida in sintonia con le istanze che il momento presente, l’adesso, ci offre. Siffatto atteggiamento incoraggia la serenità e protegge la propria meditazione.
Equilibrio
Meditazione è equilibrio. Senza equilibrio non c’è nessuna meditazione. L’equilibrio in questione è proprio quello più concreto, ossia saper individuare la propria via di mezzo, sia per ciò che concerne l’ambito fisico, che nelle performance più specificatamente intellettuali. L’ego – che si alimenta soprattutto agli estremi – ritroverà il ruolo che più gli compete, quello di trait d’union tra l’interiorità essenziale e la lotta per la sopravvivenza nel mondo esterno.
Oggi ti suggerisco di osservare i pensieri che transitano sul muro bianco della mente. E’ difficile stare dinanzi il muro bianco virtuale della mente, nel senso che si ha l’impressione di non combinare nulla, mentre in realtà i frutti si raccoglieranno in seguito.
Meditare subito
Lo sai che potresti meditare subito? L’importante sarebbe prestare attenzione a una determinata circostanza per volta senza distoglierti dalla suddetta per un congruo lasso di tempo. Ma l’incipit meditativo così delineato diventa, per la meno durante un primo frangente, uno sforzo, una manipolazione. In alternativa la tradizione propone, tra gli altri, un approccio quasi opposto, l’astensione. Astieniti, dunque, dal partecipare mentalmente …
La natura ha una sua intelligenza intrinseca. Chi sei tu per intrometterti nei programmi o nei disegni realizzati dopo milioni e milioni di anni? La mania di cambiare il mondo e i destini ti ha già contagiato? Quella è la sfera della scienza, della politica, della sociologia, che in questo momento non ci competono. Quindi non estrapolare questi brevi cenni a tutto il resto. Limitati al solo ambito spirituale.
Stella di luce
Una stella che emana un’incredibile profluvio di luce che disegna straordinari chiaroscuri su qualunque superficie lambisca. Così descrissi l’astro reggente di quel curioso sottobosco di pianetini farlocchi (sprovveduti, facili preda, distratti). Bello, mi dissi!
Quando mediti non concentrarti – esclusivamente – su ciò che c’è già, ma renditi disponibile a tutto quel che potrebbe accadere. Apriti all’infinito vuoto di possibilità che ancora non conosci. Non sopprimere nulla, tanto meno le idee che ti balenano improvvise, semmai pensa all’impensabile. Mentre se focalizzi ti chiudi, se convergi – altresì – su tutto ciò che non è ancora accaduto … ri-diventi appieno ricettivo.
Quando mediti agganciati al respiro. Il risveglio dell’energia dipende dalla presenza mentale. Aggancia la mente al respiro.
Epilogo
Avere e non avere. Ci sono verità – ossia evidenze – a cui si giunge attraverso la meditazione e verità – ossia certezze – alle quali si perviene attraverso un concomitante processo di consapevolezza. Il primo passo è divenire coscienti dell’interdipendenza che ci avviluppa ed esalta. I veri cambiamenti procedono sempre verso il benessere collettivo. Come puoi pensare di difendere la vita senza prima affermare l’inalienabile diritto all’equità e al lavoro? Le due cose coincidono.