34 – Primo, comprendere la sofferenza: in che modo posso tentare di lenire talune percezioni (spirituali) inibenti e condizionanti quali, ad esempio, incompiutezza, inadeguatezza, insoddisfazione, …?
Io la vedo così: la sofferenza deriva dalla mancanza di consapevolezza (di se stessi e quindi degli altri). Quanto più sei inconsapevole tanto più soffrirai e viceversa, quanto più sei consapevole tanto meno soffrirai. Questa è come una regola aurea, un dato di fatto che ciascuno può benissimo sperimentare da sé.
35 – Che cos’è la felicità?
Felicità è il risveglio delle proprie energie. Quanto più si diventa consapevoli di se stessi, tanto più si comprendono gli altri e si percepisce come l’influenza degli uni sugli altri sia vicendevole e reciproca. Vera felicità è condivisione. Si comincia con la propria famiglia, si prosegue con gli amici e gli estranei, finché la famiglia diventa sempre più grande, sino ad abbracciare l’intera società. Infine ci si innamorerà dell’amore.